Riolunato (chiamato Ardondlà in dialetto locale) è un piccolo comune dell’Appennino Modenese con 734 abitanti, situato in uno dei tratti più suggestivi del territorio, tra i 620 metri del torrente Scoltenna e i 2516 metri della vetta del Monte Cimone. Il Comune è composto da otto frazioni: Castellino, Castello di Riolunato, Cento Croci, Frassineto, Roncombrellaro, Serpiano nel Frignano, Groppo e Le Polle, rinomata località turistica anche nella stagione estiva. Il nome “Riolunato” deriva dalla particolare curva a mezzaluna che il fiume Scoltenna disegna nel tratto vicino al borgo, da cui l’etimologia “rio a forma di luna”. Tra i luoghi da non perdere, il Parco della Vallona rappresenta uno degli spazi verdi più curati e panoramici dell’intero Appennino modenese: ideale per famiglie, offre giochi per bambini, aree relax e tavoli per picnic all’ombra, perfetto per trascorrere una giornata all’aria aperta in estate

TRADIZIONI

Tra gli eventi più rappresentativi della cultura di Riolunato si distinguono il Maggio delle Ragazze e il Maggio lirico sacro delle Anime Purganti. In occasione di quest’ultimo, le strade e le piazze si animano con canti rituali, composti in parte secondo la tradizione e in parte rinnovati ogni anno, che narrano le sofferenze delle anime del Purgatorio e invitano la comunità alla riflessione e alla solidarietà, attraverso la raccolta di offerte in suffragio dei defunti. Il Maggio delle Ragazze è invece una celebrazione che si svolge in due fasi: la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, con canti propiziatori che accompagnano l’arrivo della primavera, e una seconda parte la seconda domenica di maggio. Questo rito, messo in scena ogni tre anni, affonda le sue radici nella tradizione popolare più antica, comune a molte culture dell’Europa e dell’Asia, e rappresenta uno dei momenti più autentici e sentiti del calendario folkloristico di Riolunato.

CURIOSITÀ

Riolunato è legata in modo originale alla storia dell’Esperanto, grazie alla presenza dello scrittore e linguista francese Albert Gallois, che vi soggiornò per un periodo della sua vita. Gallois fu uno dei pionieri della diffusione dell’Esperanto in Italia, una lingua internazionale pensata per promuovere la comunicazione tra popoli diversi attraverso un sistema semplice, neutrale e condiviso. Il suo intento era favorire il dialogo e la pace tra culture attraverso una lingua che appartenesse all’umanità intera, e non a una singola nazione. Fu tra i fondatori dell’Itala Societo por la Propagando de Esperanto e, dopo il matrimonio, si stabilì temporaneamente a Riolunato. In segno di riconoscenza per il suo contributo culturale, il Comune lo ricorda ancora oggi con una targa commemorativa scritta in esperanto, visibile in Piazza Esperanto, una delle prime in Italia a portare questo nome.